DA EXPO 2015 A RIO 2016, L’AMICIZIA ITALIA-BRASILE IN UN CONVEGNO

  • Rioma
  • 16/12/2015

“Da Expo 2015 a Rio Olimpiadi 2016”, presso l’Ambasciata del Brasile a Roma, 17 dicembre 2015 H 17:00. Accesso solo su nominativo (info: segretario@italia-brasile.org)

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di ROMINA CIUFFAIl 2015 e il 2016 sono due anni importantissimi per quanto riguarda l’Italia e il Brasile, per l’Expo milanese e le Olimpiadi carioca. A Milano il padiglione del Brasile è stato il più visitato e ha prodotto un grande successo per il Brasile all’estero, confermando la sua affinità con il Belpaese. L’Italia condivide tale successo in quanto, attraverso di esso, fotografa una personale riuscita per un evento che non ha mancato di suscitare polemiche ma che ha ricevuto un folto pubblico visitante dall’inizio alla fine. Anche questo connubio Italia-Brasile è stato vincente. Futuro prossimo: nel 2016 il Brasile ospiterà le Olimpiadi, e con questo spunto il presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile (anche presidente del Comitato Italiani nel Mondo e Promozione Sistema Paese della Camera dei Deputati), l’onorevole Fabio Porta, ha attivato le energie per fare il punto della situazione, un punto colto, in cui convergono l’Ambasciatore del Brasile a Roma, Ricardo Neiva Tavares, a casa propria, in quanto mette a disposizione l’Ambasciata di piazza Navona per questo brainstorming; il professore Domenico De Masi, sociologo dalla cittadinanza carioca ad honorem per il quale è il Brasile a presentare il modello che, meglio di altri, risponde alle esigenze contemporanee (tradotto in portoghese, il suo libro “Ozio creativo” sta avendo un grande riscontro); Michelina Borsari, presidente del Festival della Filosofia di Modena (per il collegamento con il nuovo tema 2016: l’agonismo nella filosofia); Alfredo Accatino, un italiano l’organizzatore ufficiale della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio 2016; Dario Pellizzari, architetto e progettista per lo Studio Mosae di Milano (Padiglione Brasile Expo 2015); Valentina Vezzali, pluricampionessa di scherma (fioretto) italiana; Athos Schwantes, campione brasiliano di scherma.

Non solo: l’ensemble dell’Accademia romana di musica presieduta da Gianluca Persichetti, presenta in questa occasione il progetto “Itinerario Italia-Brasile”. Sono quattro bei nomi del panorama filobrasiliano romano a mettere in musica il senso dell’affinità tra i due Paesi: la chitarra dello stesso Persichetti, ma anche quella di Massimo Aureli, tra i migliori interpreti in 7 corde della musica brasiliana in Italia riconosciuto finanche da Yamandù Costa; il flauto del siciliano Calogero Giallanza, di cui Ennio Morricone ha detto: “Posso testimoniarne la bravura tecnica, l’interpretazione, la voce, l’intonazione sono una inconfutabile realtà”, oltre a ciò nel 2013 insignito dal Presidente della Repubblica dell’onoreficenza di Cavaliere al merito; e il pianoforte molisano di Massimo Salvatore, fondatore e direttore di molti cori a partire dalle voci bianche del “Piccolo Coro Santa Maria”.

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Il flautista Calogero Giallanza

Anche l’AMIRA (Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi) partecipa con un ricevimento nella splendida Galleria Cortona del palazzo pamphilesco: avente lo scopo non di lucro di riunire i maîtres italiani e di origine italiana che offrono garanzia di seria preparazione professionale e morale, l’Amira conta su un’organizzazione nazionale di 50 sezioni ed alcune rappresentanze estere, che raggruppano alcune migliaia di soci, cifra non elevatissima per la severità dei requisiti richiesti ai nuovi associati.

Tutti quanti insieme, nell’ambito della V Assemblea Generale dei soci dell’Associazione di Amicizia italo-brasiliana, il 17 dicembre 2015, in un incontro, a inviti, che nasce con il proposito di discutere il passaggio significativo tra due grandi eventi che vedono Brasile e Italia protagonisti nel mondo e nelle loro due precipue realtà. Attraverso la presenza di relatori aventi una profonda conoscenza e esperienza italo-brasiliana, l’evento guidato da Porta vuole sottolineare il rapporto endemico tra le due culture nei diversi settori della società, a partire da quello agonistico, in linea con gli intenti dell’Associazione di amicizia, la quale vuole, qui e altrove, oggi e sempre, coagulare intorno a sé le migliori forze ed energie imprenditoriali, politiche e sociali al fine di costituire un punto di riferimento istituzionale per lo sviluppo ed il consolidamento delle relazioni e delle opportunità tra i due Paesi.

Bartira De Silva, segretario generale dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, spiega a Rioma: “L’idea è quella di svolgere, insieme ad alcuni ospiti relatori, il filo che unisce queste due grandi manifestazioni, discutendo dal punto di vista sociologico il loro significato e individuandone la declinazione. Non può essere solo un caso il fatto che l’organizzatore della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici 2016 sarà proprio un italiano, Alfredo Accatino, presidente di Filmmaster“. Tra i più noti creativi italiani, Accatino ha già firmato la cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006, la cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali, la Flag Handover Cerimony (chiusura dei XIX Giochi olimpici invernali) a Salt Lake City nel 2002, la cerimonia di apertura dei IX Giochi paralimpici invernali, il lancio della nuova Fiat 500, la cerimonia di apertura della Dubai World Cup 2007-2009, la cerimonia di apertura dei XVI Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, lo show di lancio della nuova Volkswagen Golf nel 2012, lo show permanente Enigma per Cinecittà World nel 2014 e, per non mancare, entrambe le cerimonia di apertura e chiusura dell’Expo Milano 2015. Sottolinea il segretario generale: “Pensa che comunione quella tra i nostri due Paesi, se è un italiano che abita in Italia ad aprire i Giochi olimpici in Brasile”.

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Alfredo Accatino, organizzatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio

Significativa anche la presenza di Michelina Borsari, presidente del Festival della Filosofia di Modena, apparentemente enigmatica: perché? Perché il prossimo Festival della Filosofia abbraccerà proprio il tema dell’agonismo, tanto che, annuncia Bartira De Silva, “probabilmente faremo anche una discussione filosofica sull’agonismo in Brasile, ossia porteremo una parte d’Italia in Brasile. Ossia: faremo anche lì il lancio del Festival della Filosofia parlando dell’agonismo prima delle Olimpiadi”. È proprio questa la missione dell’Associazione di Porta: creare e sostenere il grande nesso economico, culturale, sociale e  politico tra l’Italia e il Brasile, nonostante la crisi presente in entrambi i Paesi. “Questa connessione è fortissima sarà sempre più forte anche negli anni a venire: organizzare un convegno del genere con un panel italo-brasiliano vuol dire seguire la missione dell’Associazione e  promuovere tutto ciò che c’è di meglio tra l’Italia e il Brasile”.

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Michelina Borsari, presidente del Festival della Filosofia di Modena

E in Brasile, dopo le infinite polemiche intorno ai Mondiali, che clima si respira? “Dal punto di vista organizzativo e locale è tutto molto più calmo. Ho guardato la mappatura del Comune di Rio de Janeiro che evidenzia i vari punti della città in cui le opere sono in fase di andamento o sono già state consegnate, quelle che sono nei tempi di consegna e quelle che sono in ritardo, e questo genere d’informazione resa così pubblica mi sembra un fatto molto positivo. La trasmissione culturale di ciò che veramente accade, di ciò che è veramente il rapporto tra l’Italia e il Brasile, è ancora tutta da nutrire”, conclude il segretario Da Silva. (ROMINA CIUFFA)

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Athos Schwantes, campione brasiliano di scherma

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