ALLÊ TRAJAN, CAMALEONTE DALLE RADICI NEGRE

  • Rioma
  • 31/10/2013

a cura di ROMINA CIUFFA >

Giunge a Roma Allê Trajan, artista camaleontico e produttore, per suonare con la Batteria di Samba Enredo della Capitale, i Mistura Maneira di Dario Mattia, il primo novembre (evento: https://www.facebook.com/events/443737842414150/?fref=ts.); per dar voce al suo sodalizio con la brava cantante Pamela D’Amico; per fare un passaggio radio intervistato ed ascoltato da Max De Tomassi (Radio Rai Uno, “Brasil”: il podcast al link http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f330d01d-5613-4cbf-b772-7b9353e3998c.html); per suonare (sabato 2 novembre) nel classico Beba do Samba di Roma, dove “chi passa per Roma non può non…”; e per conoscere anche l’Abruzzo, perché no. Alessandro de Souza Lima Silva è nato nella città di Espírito Santo do Pinhal (San Paolo) l’8 febbraio 1976, è cantante, compositore e produttore di MPB (Musica Popolare Brasiliana), e mischia elementi di Samba, Soul, musica elettronica, Pop e Rock.Allê Trajan

Parlaci delle tue origini, Allê. Provengo da  una famiglia di artisti, mio padre suonava la fisarmonica, come anche sua madre, professoressa, scrittrice e poetessa con molte pubblicazioni; sua sorella Marilze è professoressa e direttrice artistica e suo fratello Eurico suona l’armonica, il sassofono ed è produttore culturale. Ho due figlie: Isadora è sassofonista e Mariah percussionista. La mia famiglia partecipa attivamente nei gruppi di Scuole di Samba, la mia infanzia è stata nel Samba, e questa passione è un segno tangibile e forte all’interno della mia musica. Da quando ero adolescente, frequentavo le grandi feste cittadine accompagnato dai miei genitori e dai miei fratelli.

Quando hai iniziato a suonare? Ho cominciato i miei studi di chitarra a 6 anni, e da lì non ho mai smesso. A 13 anni ho formato la prima band con gli amici del quartiere “São Benedito”, e sono stato percussionista della Banda Filarmônica Cardeal Leme per oltre 10 anni; da quest’esperienza ho tratto una base musicale molto rilevante vincendo anche vari premi statali e nazionali. Quindi ho studiato Canto corale e Tecnica del canto a Tatuí ed ho cominciato ad insegnare musica e Canto corale in diverse scuole pubbliche e private e nelle diverse città. Ho anche inaugurato un Centro di Arte votato all’insegnamento di musica, danza e teatro, e ho portato nella città la prima scuola di Capoeira.

Che esperienze hai avuto? Con la mia band ho fattoinnumerevoli concerti per tutto lo Stato di San Paolo e nel Sud di Minas Gerais, dove ho lanciato due cd nel mercato fonografico e ho cominciato la mia attività professionale. Nel frattempo, ho lavorato con altri progetti e lanciato una banda carnevalesca, contribuendo a far sì che la città di Pinhal avesse il miglior carnevale dell’entroterra paulista, quando poi il nostro carnevale è stata classificata da una rivista nazionale tra i 10 migliori carnevali del Paese.

Quando hai cominciato la tua carriera da solista? Nel 2007, quando mi sono trasferito a San Paolo e ho iniziato un lungo ed arduo percorso professionale, che comunque ha affatto offuscato il mio desiderio  di fare musica con dignità e rispetto, ed essere riconosciuto oltre il Brasile. Suonando nella San Paolo notturna, ho cominciato a trovare fermezza nella mia carriera da solista e “front-man”. Nell’agost del 2013 sono stato invitato a partcipare al primo Festival Internacional de Música e Difusão Cultural Brasil-Suíça, facendo la prima tournée in Europa tra Svizzera, Germania, Olanda, Inghilterra, Italia, Repubblica Ceca e Liechtenstein.

Collaborazioni? Ho collaborato con molti artisti e partecipato in Svizzera alla registrazione di un cd lanciato in Europa. Oltre ai vari impegni brasiliani e agli show a Rio e San Paolo, ho registrato il mio primo cd di ritorno dall’Europa, e a luglio del 2013 sono tornato in tournée in Europa, ma anche in Messico e negli Stati Uniti.

In quale genere ti identifichi? Difficile parlare di un genere, non riesco a schematizzarmi perché sono aperto e libero: sono un camaleonte con radici negre.

Che differenza vedi tra il Brasil in Brasile e il Brasile europeo? Ho sempre saputo che la musica brasiliana era ben accetta in Europa, ma mai avrei immaginato che fosse così com’è: vedere per credere… I musicisti brasiliani che suonano in Europa mi hanno sempre accolto molto bene, le cose avvengono molto rapidamente qui. In Brasile, nonostante vi sia molta buona musica, credo non ci stiamo impegnando a sufficienza: è valorizzato ciò che può essere scartato, ciò che non ha contenuto. Non che io sia pro o contro alcun genere musicale specifico, dovrebbe esserci spazio per tutti, ma è assurdo che musicisti validi debbano abbandonare i propri sogni solo perché non trovano lo spazio meritato. Quando il Brasile investirà nell’educazione e nella cultura seriamente, allora cambieremo questo quadro.

Fai musica autoriale? Sì, compongo e arrangio, ma ho anche dei grandi parolieri che collaborano con me, come Anne Conceição e Eurico Silva, comunque… più di cento

Qual è il tuo strumento? La voce. Mi sento a mio agio con la chitarra e il piano per comporre.

Chi ti ispira? I miei genitori.

È la tua prima volta in Italia? Sì, e sto amando questa esperienza: un Paese fantastico e amabile, ricco di storia e cultura, senza parlare della gastronomia… prenderò perso!

Conosci la musica italiana? Che artisti italiani conosci e ammiri? Mina, Ornella Vanoni, Mario Biondi e Eros Ramazzotti, Vinicio Capossela. Nella fattispecie, ho conosciuto il lavoro della cantante Pamela D’Amico, che ha tutto per affermarsi nel mercato discografico. Inoltre voglio conoscere attentamente il lavoro della Batteria di Samba di Roma Mistura Maneira, con la quale suonerò il primo novembre in una “parceria” speciale.

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