21 APRILE, AUGURI BRASILIA E AUGURI ROMA: DUE LUPE PER DUE “SORELLE”

  • Rioma
  • 21/04/2015

Schermata 2015-04-21 a 17.57.46Brasiliadi ROMINA CIUFFA21 aprile: data della fondazione di Roma (Natale di Roma), che quest’anno compie 2768 anni (753 a.C.), e della nascita di Brasilia, la terza capitale brasiliana, che ne compie oggi 55 (1960). Una data che “unisce nelle culle” italiani e brasiliani. La “Romaia” (o “Dies Romana”), è una festività laica accompagnata da un’antica leggenda narrata da Marco Terenzio Varrone: Romolo, dopo aver ucciso il gemello Remo, fondò Roma il 21 aprile del 753 a.C. secondo i calcoli astrologici di Lucio Taruzio; da questa data in poi deriva la cronologia romana “ab Urbe condita”, che contava gli anni a partire da tale fondazione. Si narra che una lupa, scesa dai monti al fiume per abbeverarsi, fu attirata dai vagiti di due bambini, li raggiunse e li allattò; quindi li trovò il pastore Faustolo, porcaro di Amulio, che li crebbe con la moglie Acca Larenzia, da alcune fonti identificata come “lupa”, parola che in latino significa anche prostituta (da cui, “lupanare”, luogo dove si svolge la prostituzione). Una rassegna generica delle leggende su Romolo e Remo qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Romolo_e_Remo.

Altra è la storia di Brasilia, città costruita solo per esser capitale. La prima capitale del Brasile fu Salvador, sostituita da Rio de Janeiro fino al 21 aprile 1960, quando fu trasferita nella neonata Brasilia al fine di spostare il centro decisionale del Paese dalla costa verso le regioni dell’interno, praticamente spopolate, e verso i territori settentrionali. La prima menzione del nome di Brasilia per la futura città appariva in un foglio anonimo del 1822. Fu Juscelino Kubitschek de Oliveira, presidente della Repubblica federale brasiliana dal 1956 al 1961, ad attuare quanto scritto nella Costituzione, che nel 1891 aveva previsto la costruzione della futura capitale nella regione Centro-Ovest; e all’interno dello Stato di Goiás il presidente mineiro diede inizio nel 1956, su progetto di Lúcio Costa, alla costruzione di Brasilia, ultimata nel 1960 da Oscar Niemeyer. Un progetto particolare: la città si sviluppa lungo due assi stradali che si incrociano dando alla pianta la forma di un arco con la freccia incoccata, o di un aereo.

JK-cartolaIntorno alla fine del 1958, Juscelino (nella foto) donò alcuni lotti di terreno di uguale dimensione, non superiore ai 25 mila metri quadri, ai Paesi amici, affinché vi costruissero le proprie Ambasciate. L’Italia, oltre ad essere la terra d’origine di milioni di brasiliani, commemora l’anniversario della fondazione lo stesso giorno di Brasilia: il 21 aprile. Per questo il Governo italiano fece donazione a Brasilia di una copia della scultura della Lupa romana che allatta i gemelli Romolo e Remo, posta di fronte al Palazzo Buriti, sede del governo del Distretto Federale del Brasile. 106154064

L’allora ministro consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Rio de Janeiro, Carlo Enrico Figlioli, scelse nel novembre del 1959 il lotto 30 del quartiere numero 807 del settore delle ambasciate, che sarebbe stato destinato all’Italia, donazione formalizzata il 18 agosto dell’anno seguente. Fu così edificata su quel terreno la prima costruzione simbolica, una piccola casa per il custode.

L’Italia, come gli altri Paesi, attese che l’Itamaraty (il Ministero degli Affari Esteri brasiliano) fosse trasferito da Rio de Janeiro BRU_6598a Brasilia, alla fine del 1966, per iniziare i lavori di costruzione della nuova sede. L’architetto italiano Pier Luigi Nervi, di Sondrio, progettò la costruzione; dopo l’elaborazione del progetto preliminare e della redazione del progetto esecutivo tra il 1970 e il 1973, il 23 aprile 1974 fu stipulato il contratto con la ditta brasiliana Irfasa che lo realizzava sotto la diretta supervisione dello Studio Nervi, rappresentato a Brasilia dall’architetto Marcello Piacente. L’opera fu consegnata all’ambasciatore Maurizio Bucci nel gennaio 1977.

Il primo ricevimento ufficiale in Ambasciata fu realizzato il 2 giugno 1977, e il 24 ottobre dell’anno seguente concessa l’agibilità definitiva. Recentemente due designer brasiliani di origine italiana, i fratelli Humberto e Fernando Campana, si sono occupati dei lavori di ristrutturazione della parte interna della struttura.

Oggi è l’ambasciatore Raffaele Trombetta (nella foto) a fare gli onori di casa nella sede dell’Ambasciata di Italia a Brasilia. Ed oggi, 21 aprile 2015, è duplice festa: auguri Roma, auguri Brasilia. In sintesi: auguri Rioma.

Una curiosità: il 21 aprile è festa nazionale in Brasile per un altro motivo. Si ricorda Joaquim José da Silva Xavier, meglio noto come Tiradentes per la sua professione di dentista, alla quale però preferì l’insurrezione: alfiere dei Dragoni brasiliani, fu l’artefice della c.d. “Inconfidência Mineira”, cioè il tradimento di Minas; venne impiccato il 21 aprile 1792, il cadavere decapitato, squartato ed esposto.

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