BRASILE E ARGENTINA: DILMA ATTENDE IL SUCCESSORE DELLA KIRCHNER

  • Rioma
  • 20/11/2015

Da Agenzia NovaElezioni argentine: il Brasile vuole discutere accordi urgenti subito dopo le elezioni

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Riporta l’Agenzia Nova: il Governo brasiliano attende con impazienza di conoscere il nome del vincitore delle elezioni presidenziali argentine di domenica 22 novembre per iniziare a trattare le questioni più “urgenti” dell’agenda bilaterale. Lo riferisce il quotidiano “Folha de Sao Paulo”. Il ballottaggio per la presidenza argentina vedrà fronteggiarsi il candidato kirchnerista del Fronte per la vittoria (Fpv), Daniel Scioli, e il candidato dell’opposizione, Mauricio Macri (coalizione Cambiamo).

Per ora i sondaggi attribuiscono la vittoria al secondo con un vantaggio di circa 6-8 punti. La prima questione che il Brasile intende affrontare con il nuovo governo di Buenos Aires–scrive il quotidiano–è la proposta di apertura commerciale tra Mercosur e Unione Europea (Ue), ritenuta dall’esecutivo della presidente Dilma Rousseff una grande occasione per aumentare le esportazioni in un momento difficile per l’economia nazionale.

Il secondo tema cruciale per le relazioni tra i due Paesi sudamericani riguarda l’accordo sul settore dell’automotive che regola il commercio di veicoli, il principale prodotto della bilancia commerciale di entrambi i Paesi. Il Brasile auspica che entro la fine del primo trimestre 2016 le squadre tecniche dei due paesi comincino a discutere i termini per il rinnovo dell’accordo, che scadrà nel giugno del prossimo anno. Sia Scioli che Macri hanno comunque già inviato alcuni collaboratori a prendere contatto con le autorità brasiliane, ed entrambi hanno promesso di impegnarsi per recuperare il rapporto ormai logorato tra i due Paesi.

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L’allontanamento dei due Governi è iniziato con i mandati della presidente brasiliana Dilma Rousseff e della presidente argentina uscente Cristina Kirchner (nella foto in alto con Dilma), durante i quali il Brasile si è sentito messo in disparte rispetto alla preponderanza di accordi e finanziamenti siglati da Buenos Aires con Russia e Cina. Inoltre, le restrizioni alle importazioni attuate dall’Argentina hanno ulteriormente compromesso i rapporti bilaterali. Secondo l’ex ambasciatore argentino in Brasile Juan Pablo Lohlè (nella foto qui sopra), eliminare queste “barriere” è il primo passo concreto da compiere per un riavvicinamento. “Per migliorare il rapporto (…) è necessario adottare delle iniziative concrete”, ha affermato Lholè.

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