STIVALI, DE VITO, PANETTIERI: UNA TRE GIORNI A VIA MARGUTTA

  • Rioma
  • 01/09/2014

Lo storico cortile di Via Margutta 51a, luogo noto ai più per il film “Vacanze Romane” con Gregory Peck e Audrey Hepburn, ha aperto le porte al Roma Summer Jazz Fest, l’unico Festival jazz estivo della capitale con un cartellone di artisti nazionale e internazionali. La programmazione della prima settimana di settembre è molto legata alla scena brasiliana e a Rioma, direttamente o indirettamente.

Susanna Stivali Rioma

Mercoledì 3 settembre, la cantante Susanna Stivali omaggia Chico Buarque con il progetto “Caro Chico”. Con lei sul palco, tre grandi nomi della musica: il pianista Alessandro Gwiss, il contrabbassista Marco Siniscalco e il batterista Emanuele Smimmo (ingresso 10 euro). La passione per questo grande artista che attraversa e racconta la musica e la cultura brasiliana da oltre quarant’anni è alla base di questo progetto. Omaggiare e rimaneggiare l’enorme e diversificato lavoro di Chico significa conoscere il Brasile nelle sue espressioni più tradizionali: lo choro, il samba ma anche confrontarsi con un compositore colto ed un grande autore di testi. Il linguaggio jazzistico diviene mezzo utile per contenere e reinterpretare tutte queste anime. Inoltre, molti dei brani scelti sono stati scritti a quattro mani da Chico con grandi artisti come Tom Jobim, Vinicius De Moraes, Edu Lobo e Guinga e questa scelta rende ancora più interessante il lavoro di trovare un comune denominatore tra rielaborazione e omaggio a questi grandi artisti. Altra caratteristica forte di questo omaggio è che Chico Buarque verrà riproposto non solo nella sua lingua madre ma anche in lingua italiana. Chico conosce e ama l’Italia, dove ha vissuto e dove ha lavorato a contatto, tra gli altri, con un grande autore, traduttore: Sergio Bardotti conoscitore della cultura brasiliana e suo amico, che lo ha tradotto riuscendo a cogliere e restituire la sua poetica. Molte delle traduzioni usate sono di Bardotti appunto.

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Giovedì 4 settembre, Maria Pia De Vito presenta “Mind The Gap” (ingresso 12 euro). Cantante, compositrice e arrangiatrice napoletana, che in ambito jazzistico vanta collaborazioni con John Taylor, Ralph Tower, Paolo Fresu, Norma Winston, Rita Marcotulli ed Enrico Rava, Maria Pia De Vito è accompagnata sul palco da Claudio Filippini al pianoforte e tastiere, Luca Bulgarelli al basso e Walter Paoli alla batteria, con i quali ha alle spalle una collaborazione pluriennale. “Mind The Gap” è un progetto elaborato e registrato su disco per EmArcy e proclamato miglior disco jazz italiano del 2009: un disco elaboratissimo, composto ponendo un’attenzione particolare ai testi e alle linee vocali, oltre che all’intreccio musicale. Per la De Vito “Mind The Gap” è “una lacuna, un vuoto, uno spazio non riempito. Un intervallo, un interludio, una frattura nella continuità. Una differenza, disparità, un contrasto tra due vedute, o situazioni. È quello iato che percepiamo a volte tra ciò che vogliamo e ciò di cui abbiamo bisogno. O tra la nostra visione della vita, i nostri sogni, e la realtà che invece viviamo”. La selezione dei brani comprende diverse cover, che spaziano dal repertorio di Annie Lennox a composizioni di sapore nordico, come quelle di Björk, di Sidsel Endresen e Django Bates, per proseguire con Randy Newman e Jimi Hendrix. Non mancano anche le composizioni originali, scritte per la maggior parte a più mani dai compagni di avventura di “Mind the gap”. Tutti i brani concorrono a disegnare un percorso complesso e di grande coerenza espressiva, che fa un uso esteso dell’elettronica mettendola al servizio delle istanze espressive di una tra le più grandi voci della scena contemporanea, jazz e non solo.

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Venerdì 5 settembre, la cantante Greta Panettieri presenta il suo ultimo album dal titolo “Non gioco più” facendo un omaggio a Mina e ai grandi successi degli Anni 60 (rif. https://www.riomabrasil.com/brava-mina-e-brava-greta-panettieri/). La Panettieri, talento affermatosi già a New York, è ora in Italia per presentare questo ultimo lavoro, uscito lo scorso 22 giugno, che rilegge i grandi successi degli anni ’60 interpretati da Mina, virandoli in jazz con la sua voce: un vero e proprio “strumento” eclettico e sofisticato. Le atmosfere dei brani (da “Brava” a “Conversazione”, a “Se telefonando”) custodiscono così due suggestioni: quella del mondo del jazz, notturno e fumoso, con le sue fughe in avanti e le improvvisazioni virtuose, e quella della canzone italiana d’autore negli Anni 60 e 70 che riporta l’ascoltatore indietro nel tempo in cui lo spettacolo televisivo del varietà proponeva una colta leggerezza oltre a nuovi modelli sociali. Nei suoi live a New York, dove ha vissuto dal 2000, Greta Panettieri ha sempre viaggiato dai contesti jazz tradizionali fino ai più sperimentali, passando per il Latin, il Brazilian, il Soul e il Funk. “Non gioco più” arriva dopo altri due precedenti lavori: “The Edge of Everything” (per la Decca/UMG), “Brazilian Nights Live at ZincBar” (risultato di una collaborazione newyorkese con il leggendario pianista brasiliano Cidinho Teixeira, il bassista Itaiguara Brandao, il batterista Mauricio Zottareli e il sassofonista Rodrigo Ursaia). Un ulteriore album “Under Control”, è distribuito world wide su tutte le piattaforme digitali dalla fine del 2013, in uscita “fisica” in Italia nell’autunno 2014 come allegato ad una graphic novel disegnata da Jasmin Santos e ispirata proprio all’avventurosa vita di Greta. In questi anni, dopo i contratti negli USA con la Universal e la Decca, sono arrivati per Greta un tour europeo, aprendo i concerti di Joe Jackson, e le collaborazioni con Curtis King, Diane Warren, Poogie Bell, Sandro Albert, Terri Lynn Carrington, Mitch Forman, Robert Irvin III, Paolo Braga, Toninho Horta, Arthur Maia, Darryl Tooks. Un grande talento, dotato di una vocalità straordinaria e una capacità interpretativa assoluta, che in Italia non è sfuggito a Gegè Telesforo: sceglie Greta come co-autore per molti dei brani del suo ultimo album “Nu Joy” edito dalla Columbia Records/Sony music e la chiama con lui sul palco per tutto il tour della Nu Joy Band.

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Dopo i concerti di questa settimana, la programmazione del Roma Summer Jazz Fest prosegue lunedì 8 settembre con il quartetto del batterista Lucrezio de Seta, il 9 il quartetto di Rosario Giuliani, il 10 doppio concerto con il trio di Alessandro Lanzoni (premio Top Jazz Miglior Nuovo Talento) e il quartetto di Francesco Ponticelli. Chiude la rassegna

l’11 settembre il batterista Israel Varela. Tutto il festival è realizzato grazie al contributo personale e diretto dell’organizzazione e degli operatori del settore. Un progetto che nasce dalla semplice partecipazione e passione per la musica, contrapposto alle usuali rassegne. Nasce qui la collaborazione con il Centro Regionale Sant’Alessio-Margherita di Savoia per ciechi che ha dato la concessione degli spazi per questa rassegna e a cui sarà devoluto parte del ricavato dei biglietti e l’Associazione Internazionale di Via Margutta nella persona della presidente Laura Pepe per il suo prezioso sostegno.

Per colmare l’assenza di una programmazione estiva jazz a Roma, i tre organizzatori Mirella Murri, Daniela Lebano e Pietro Gabriele forti della stagione di “Braschi in Jazz”, hanno creato una manifestazione di alto profilo che alternerà sul palco musicisti nazionali e internazionali.

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