SARAU DE ROMINA CIUFFA > UNA CARBONARA PER THAÍS GULIN

  • Rioma
  • 05/06/2013

GALLERY AL LINK http://www.musicin.eu/?p=11700. Carbonara e fraschetta, è l’invito di Romina Ciuffa all’amica Thaís Gulin, di passaggio dal tour europeo a Roma su richiamo di Max de Tomassi a presentare in due date (quella nella crostaceria di Aldo Ceccarelli, l’Hoi, ed il passaggio obbligato per il Beba do Samba di Emanuele Caputo) il suo ultimo bel lavoro di MPB “ôÔÔôôÔôÔ”, insieme al chitarrista André Valle ed al pandeirista Luciano Lima. È il monteporziano Aurelio, proprietario di una cantina a Montecompatri in cui il gruppo di Rioma ha già portato il Brasile del samba e delle percussioni, a preparare per l’occasione verdeoro piselli al guanciale e bruschette, mentre è la sambista Daniela Criscuolo, coadiuvata dalla bassista Tam Scacciati e dalla flautista Iris D’Aurizio, a fare la pasta espressa, per esaudire il desiderio brasiliano di una carbonara.

Dopo aver ospitato nella taverna del centro storico l’erede di Tom Jobim, il chitarrista Guinga, questo nuovo Sarau è fatto non proprio per ricordare, bensì diremo paradossalmente per dimenticare ove lecito Chico Buarque de Hollanda, in effetti ombra mediatica molto grande sulla Gulin, un’artista talentuosa, modulante, intima, meno timida su palchi grandi che su palchi piccoli (sic): è l’ombra di Essa Pequena, blues che quell’immenso Chico le dedica nel suo ultimo album (“Il mio giorno vola e lei ancora non è sveglia, io arrivo all’angolo della strada mentre lei vuole andare in Florida”).

Ma se c’è un’ombra c’è il sole allora: e così Thaís brilla di luce propria in questa Roma che l’accoglie con pioggia e crostacei, e giungono a conoscerla, in casa Rioma, Maria Pia de Vito e Nicola Stilo, che le dedicano lunghi duetti voce e chitarra (sì, Stilo alla chitarra e non al flauto, ma anche in questo ha pochi rivali), accompagnati da un altro ospite, il pandeirista soteropolitano Vinicius Rodrigues, che arriva insieme al fratello Madison direttamente dall’Ambasciata brasiliana di piazza Navona con due copie – una per la padrona di casa, l’altra per l’ospite d’onore – di un libro sulla MPB brasiliana fresco di stampa.

Il chitarrista carioca André Valle, qui con la sorella Claudia, prima accompagna De Vito-Stilo tra sonorità napoletane e brasiliane (l’americano Michael Caporale va in visibilio), poi, solo con Thaís, presenta brani del cd che per l’intera serata ha risuonato nelle casse della casa: dopo Cinema americano, di Rodrigo Bittencourt che la giovane paranense (adottiva carioca) ama, ed altre esibizioni, è la volta di spiegare cos’è un “anti-samba”. Si tratta di ôÔÔôôÔôÔ, gioco onomatopeutico che nella lingua brasiliana finisce per significare “guarda-GUARDA-GUARDA-guarda-guarda-guarda”, samba con una seconda parte a forte connotazione rock scritto da Gulin su un letto mentre aspettava un taxi che l’avrebbe portata a Sapucaí (“eu vou… cair nesta avenida… eu vou“) – e un altro taxi dopo il Sarau la porterà a Saxa Rubra a presentarla in radio nella trasmissione “Brasil” di De Tomassi -. La canta a cappella per l’amica e per gli ospiti del Sarau: tra gli altri, pochi per scelta, ci sono gli amici giornalisti, c’è l’artista Roberta Amurri, lo scrittore Marco Baldissone, l’avvocato Finmeccanica Elisabetta Manchia, il documentarista Espedito Neto, la sorella Giosetta Ciuffa. E, tra i più veri esponenti della nuova Dolce Vita brasiliana si comincia a parlare con Stilo e Baldissone di quella americana anni 50, di cui proprio Victor Ciuffa è l’inventore: così una copia del libro dello storico Corrierista “La Dolce Vita minuto per minuto – Tutta la verità su un fenomeno falsato” se l’aggiudica entusiasta l’ospite d’onore, e un’altra la napoletana De Vito, mentre la figlia d’arte spiega cosa c’era dietro la Dolce Vita paterna. A loro che non si accorgono che una Dolce Vita è già ricominciata, ora.

© riproduzione riservata rioma brasil

***

RIOMA GALLERY

servizio di Luca Marziali @ http://www.musicin.eu/?p=11700

***

IL SARAU DI ROMINA CIUFFA

Romina Ciuffa, giornalista ed editrice, è la fondatrice di Rioma, nuovo movimento di Dolce Vita brasiliana (suo padre, il giornalista Victor Ciuffa, fu l’artefice della Dolce Vita e l’ispiratore del film di Federico Fellini). Anfitriona del Brasile a Roma, promuove tra Italia e Brasile il Sarau, salotto culturale che lei importa personalmente dalla cultura verde-oro, essendo esso assente in fatto ed in concetto nella cultura artistica italiana, più individualista e commerciale: uno scambio artistico privato, un evento culturale realizzato con una certa cadenza nella casa dell’anfitrione, nel quale l’incontro apre all’espressione artistica – danza, poesia, lettura, musica, pittura, teatro e quant’altro – e termina in una jam session di improvvisazione. Evento molto comune nel XIX secolo, il Sarau in Brasile è stato riscoperto per il suo carattere innovativo, nei suoi toni di rilassatezza serale o notturna, senza alcuna pretesa che quella di distrarsi e creare nuova arte dall’arte; consente agli artisti di entrare a contatto, conoscersi, avere in esso un punto di riferimento mutevole ed esclusivo. I divani sono quelli della taverna di casa Ciuffa: in pieno centro storico a Roma, davanti al camino, oppure nel verde della tenuta dei Castelli Romani. Gli invitati sono selezionati ed ogni volta differenti, nessuno di essi, per quanto noto, è pagato né rimborsato per la partecipazione, trattandosi di una festa meramente amicale, anzi: la stessa idea di Sarau – una riunione tra amici – implica la partecipazione di tutti i presenti a parte delle spese affrontate dal padrone di casa e, in caso di alcuni ospiti d’onore, gli invitati raccolgono informalmente una somma come riconoscimento alla loro arte. Gli incontri sono esclusivi e chiusi al pubblico, tutti gli ospiti sono sempre speciali. Non sempre e non necessariamente l’incontro verte su tematiche brasiliane.

Previous «
Next »