ALBANO-COPACABANA SOLO ANDATA: IL 21 NOVEMBRE, I CASTELLI ROMANI TORNANO VERDEORO

  • Rioma
  • 20/11/2014

“Posto Unico” rassegna cinematografica indoor di Mr Freedom Brigata Cinematica, presenta COPACABANA-ALBANO SOLO ANDATA – venerdì 21 novembre, Albano (Roma, Castelli Romani) – Palazzina Vespignani (Viale Risorgimento 1) nel Museo Civico di Villa Ferrajoli

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Castelli romani, ossia quelle colline vicinissime a Roma ricche di storia, vini, cultura, natura. Ricche, insomma, di verde e di oro. C’è un filo oggi che lega quel verde e quell’oro in un nitido verdeoro: è un viaggio solo andata Albano-Copacabana, che si tiene venerdì 21 novembre a Villa Ferrajoli (Albano, per l’appunto) e che si compie con l’associazione Mister Freedom Brigata Cinematica, che nella sua pluriennale rassegna “Posto Unico” – ciclo di appuntamenti dentro e oltre il cinema, tra musica, teatro, editoria, arti visive e sceniche, con l’opportunità di incontrare professionisti/personaggi del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo, dello sport – dedica una serata intera al Brasile.

Rioma aveva già portato lo choro ai Castelli Romani (https://www.youtube.com/watch?v=sV500c0CtoQ), è questa la volta di Albano. L’associazione conefila sceglie di farlo direttamente nel proprio linguaggio, il cinema, e nella fattispecie attraverso uno dei capolavori della cinematografia sul verdeoro, “Brasileirinho”, documentario che trae il proprio titolo da uno dei più grandi brani di choro (genere strumentale brasiliano in cui prevale la chitarra 7 o 11 corde, spesso la fisarmonica, immancabilmente il flauto), composto nel  1947 da Waldir Azevedo. È invece del 2005 il relativo film del cineasta e regista finlandese Mika Kaurismaki, tra i più notati al Forum del Festival di Berlino nel 2005. Vi hanno partecipato tra i migliori rappresentanti della dinastia “chorão”: Yamandú Costa, Paulo Moura, Trio Madeira Brasil, Teresa Cristina.

La Brigata Cinematica sceglie quindi il duo di Stefano Abbattista e Cristiano Gasparotto per dare il senso, invece, della bossa nova, e propone, a seguire le rappresentazioni, il concerto “Obrigado, Brigata!”. Rioma ha chiesto di più a Stefano Frangione che, con Umberto Romagnoli, ha fondato Mister Freedom Brigata Cinematica. Frangione, dopo le più sfaccettate escursioni nel campo dell’arte e dell’intelletto, si dedica da qualche anno all’organizzazione di eventi, un’attività che lo aiuta ad onorare e valorizzare le sue “passioni extra-lavorative, per plasmarle e dirigerle verso una dimensione di intrattenimento e di aggregazione (possibilmente alla portata di tutti)”.

Cos’è “Mister Freedom Brigata Cinematica”? È un’associazione fondata da me e Umberto Romagnoli (che ne è presidente e motore principale) nell’ottobre 2012, operante soprattutto sul territorio dei Castelli Romani, e che sostiene e promuove la cultura cinematografica in ogni sua forma, sia nelle declinazioni più anti-conformiste (cult-movies), sia nei generi di più largo intrattenimento. 
Dalla stagione 2012/13, all’interno della Palazzina Vespignani di Albano Laziale, gestiamo un cineclub dinamico, dove alle proiezioni filmiche si abbinano live-shows, reading letterari, mostre, dibattiti e incontri, con “ospitate” di personalità del cinema, della musica, dell’arte, dello sport e dello spettacolo in generale. Ogni rassegna (“L’altro Natale”, “L’altro cinema”, “Posto unico”) si è rivelata sufficientemente fortunata: Albano a tutt’oggi è sprovvisto di un reale spazio cinematografico, e la gente ha saputo prestare fede alla nostra ‘urgenza intellettiva’. Attualmente infatti contiamo quasi trecento iscritti, verso i quali ormai nutriamo una certa responsabilità “creativa”. Nell’estate del 2013 abbiamo inoltre realizzato lo “Sdrive-In”, un innovativo cinefestival che, nella cornice di Villa Ferrajoli (sempre ad Albano), ha ottenuto ottimi risultati di afflusso per l’originalità della kermesse (il cinema visto comodamente distesi sulle sdraio, con proiezioni cinematografiche all’aperto, live music, performance teatrali e cortometraggi). 
Tra le collaborazioni di carattere socio-didattico, segnaliamo le partnership con il “Forum dei Castelli Romani”, con l’Università di Trento e con la manifestazione “Arena-Dentro la Storia”.



Come mai avete pensato di dedicare una serata al Brasile? È nella natura della nostra associazione poter variare tra i linguaggi cinematografici provenienti dalle più disparate realtà internazionali. In tal senso, il Brasile è una terra che presenta tante attrattive artistiche, così come tante criticità socio-economiche (si vedano i recenti scandali dietro i recenti mondiali di calcio). Insomma, è l’espressione di una meravigliosa e dolente umanità, dove coesistono sorrisi e ferite, dove sfarzo e povertà si mescolano in un crogiuolo vivente di etnie e tradizioni.

Qual è il programma di “Mister Freedom Brigata Cinematica”? È un laboratorio in continuo divenire, fuori dagli schemi e indipendente da qualsivoglia binario ideologico. Non riceviamo finanziamenti pubblici o privati (le nostre sponsorizzazioni si basano soprattutto su un valido scambio di servizi), e nonostante ciò abbiamo pianificato un denso palinsesto, ogni venerdì, dal 5 novembre al 27 febbraio dell’anno venturo. Ma mi astengo dal fare annunci o proclami: i restanti appuntamenti vogliono essere delle sorprese (spesso lo sono anche per noi!), ergo lascio alle persone la curiosità di scoprirle.

Schermata 2014-11-20 a 17.39.33Vi occupate di cinema: puoi indicarmi secondo voi quali sono i migliori film brasiliani idonei a rendere l’idea del Brasile? Perché avete scelto “Brasileirinho”? Esistono ottimi cineasti, più o meno noti (Fernando Meirelles, Walter Salles, Wagner de Assis, Daniel Filho…). Tuttavia, al di là di titoli come “City of God” e “Central Do Brasil”, abbiamo optato per una soluzione più documentaristica e meno narrativa. Quindi “Brasileirinho”, reportage “musicale” di nicchia a cura dell’esperto regista finlandese Mika Kaurismaki, ci è sembrata la scelta “sotterranea” più giusta per la serata.

Avete scelto, per “Albano-Copacabana solo andata”, il duo “Obrigado, Brigata!”: chi sono? Stefano Abbattista e Cristiano Gasparotto sono nomi che certamente non dicono granché al grande pubblico, ma si tratta di musicisti di indiscutibile bravura e molto stimati nell’area dei Castelli Romani. Hanno maturato una lunga esperienza nell’America latina, praticamente dei pendolari assidui tra Brasile e Italia! Erano rispettivamente chitarrista e percussionista dei Tempero Novo, una band che ha suonato samba e bossa nova sia in Europa che oltroceano. Noi li abbiamo convocati in scena ribattezzandoli per l’occasione Obrigado, Brigata! (ci piace sempre dare un tocco di sana ironia nella preparazione dei nostri eventi).

Albano-Rio, che collegamento c’è? Stesso discorso per gli Obrigado, Brigata!: niente di più di un “cappello” ad effetto, un gioco di prestigio verbale che possa unire goliardicamente Albano e Copacabana. Un titolo azzeccato, a livello di copywriting, è l’anima di una campagna pubblicitaria e mediatica, e crediamo fermamente che i nostri “aficionados” sappiano apprezzare anche il lato umoristico delle nostre creazioni.

Ai Castelli c’è Brasile? Che io sappia, ai Castelli Romani manca una significativa rappresentanza in questo senso. Speriamo che questo nostro primo esperimento filo-brasiliano possa sensibilizzare le persone all’argomento. Anche per questo abbiamo cercato una sinergia con Rioma Brasil, affinché il vostro circuito possa dare maggiore impulso alla nostra iniziativa.

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